mercoledì 28 ottobre 2015

Il migliore dei passati possibili

 Ci sono momenti in cui ti sembra che, nonostante le cose brutte, nonostante i periodi di malinconia e gli infortuni seri, hai vissuto il migliore dei passati possibili.
 Tutto, comprese le sconfitte, servivano per l'Attimo che ora stai assaporando, l'Adesso in cui senti che quanto hai fatto in vita aveva un senso.
  Hai imparato a comporre tautogrammi, e ora li regali alla gente che passa (un signore ieri mi ha detto: Ma sono bellissimi!); hai viaggiato con chili e chili sulle spalle, e ora stai senza problemi sulla strada, portando a spasso per le vie e le scalinate di Roma una valigia piena di libri e fogli e draghi.
 Poi c'è la fortuna. Il Principe di Machiavelli ce l'avrebbe fatta, se la sfiga non glielo avesse impedito.
 Be', io mi sono messo con la mia Olivetti proprio sotto il palazzo dove abita la giornalista di Repubblica che ha scritto l'articolo.
 Oggi piove.
 E questo mi ricorda che, in realtà, ancora non ho fatto niente.

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