lunedì 21 dicembre 2015

Sono in debito (parte prima)

 Dieci giorni fa ero a Fasano, in Puglia, ospite dell'istituto Salvemini.
Sono stato accolto da un auditorium pieno di studenti, professori, genitori e curiosi. Nonostante nella scuola accanto ci fosse il mio omonimo Veltroni, molti hanno preferito il Walter più giovane.
  Sul palco, una cassetta di legno conteneva tantissimi tautogrammi scritti dagli studenti.
 Sullo schermo a un certo è stato proiettato un video fatto sempre da loro: immagini, screenshot di alcuni miei tautogrammi e una musica che oh, insomma, avevo il magone.
 Ringrazio Rosanna Cirasino per avermi invitato e fatto sentire a casa, ringrazio Giovanni Cisternino per il supporto logistico e per avermi mostrato il museo delle macchine da scrivere, ringrazio Cinzia Cupertino per le domande durante la presentazione (e per avermi confessato che all'inizio era scettica: il progetto Scrittore per strada le piaceva; prima di leggerlo, però, temeva che il libro non fosse all'altezza; mi ha detto di essersi ricreduta), ringrazio Achille Chillà per la lettura degli estratti e per la chiacchierata sull'insegnamento.
 Ringrazio le studentesse e gli studenti che hanno recitato le parti del Drago e che mi hanno tenuto compagnia quella sera sotto i portici, spero che abbiano raccolto le firme necessarie a fare in modo che la biblioteca cittadina resti aperta; da rodigino, so cosa significhi questa battaglia.
 Ringrazio Giusy Santomanco Caso per avermi invitato a Ostuni il giorno dopo; ricorderò a lungo il faccia a faccia coi ragazzi del liceo e la capatina al mercato col mio strumento di lavoro.
 Arrivederci a febbraio, intanto buone feste.

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