lunedì 14 dicembre 2015

Tornando a casa

 Sono sul treno, sto tornando a casa. Credo di avere la febbre: ho male alle ossa e alla pancia, ho freddo ma sudo.
 Più che altro, però, sento la malinconia dentro.
 È come se stessi rinunciando a una vita migliore, che ho conquistato a fatica. Non so cosa mi aspetta dopo Roma.
 All'andata, quando Roma stavo per raggiungerla, avevo paura. Vagone quasi vuoto, un salto al buio in vista.
 Per un attimo avevo capito che sarei stato solo, per la strada. Nonostante il freddo e l'indifferenza.
 Solo con dei Draghi da vendere.
 Assurdo, no?
 Eppure in qualche modo ce l'ho fatta. Ma adesso riparto da zero. Lascio un sacco di nuovi amici, lascio le piazze che erano diventati uffici.
 Forse è la stanchezza a parlare. Forse la febbre. Ecco Rovigo, preparo i bagagli, a domani.

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