Lui è Valerio, lavora per la Olivetti e mi ha aiutato con la mia Lettera 32.
Purtroppo non c'è stato niente da fare, il carrello non era
riparabile. Perciò mi ha offerto una Lettera 25: me l'ha proprio
regalata a nome dell'azienda.
Adesso sono in piazza Testaccio, un
po' per comodità e un po' per nostalgia; sto usando la macchina da
scrivere nuova e nel prendere confidenza coi tasti mi sento come un
bambino a Natale, con il giocattolo tanto atteso e appena arrivato.
Non a caso qui, accanto alla fontana, c'è ancora un abete addobbato con palle e stelle.
Chi viene a trovarmi?
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