"I
fatti vostri" per me significano: casa della nonna, tagliatelle fatte a
mano, ragù; in attesa del pranzo saltavo sul divano in soggiorno,
oppure giocavo a briscola col nonno, cercando di vedergli le carte
attraverso lo specchio ormai pieno di macchie della vecchiaia.
Da
piccolo mi piaceva questa cosa del Comitato: la voce che interveniva
dall'alto a mo' di deus ex machina; poi c'era quel camioncino, e un
gioco coi telespettatori.
"I fatti vostri" da oggi significheranno anche altro. Cosa, di preciso, lo scoprirò verso le 11.
Chi ha voglia di ascoltare la mia R si guardi Rai 2.
(per la gioia di Spampa, Puzzana e Buoso, ho messo la camicia)
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