In questi giorni a Bari sto con le spalle al muro.
Il palazzo su cui mi appoggio è lo Spazio Murat, che ospita il "Puglia design store".
Ieri alle 19:30 esce da lì un ragazzo, con un berrettino verde,
occhialoni da hipster; deve fumare per distendersi dopo avere modellato
decine e decine di oggetti.
Si ferma a parlare con me; legge un tautogramma, si stupisce, prende un Drago.
Alle 20 tocca a me andare da lui e wow.
Vedo le sue opere: in particolare mi scappa un gulp davanti alla macchina da scrivere in ceramica, quella della foto.
Ahimè costa 55 draghi. Quasi quasi sono tentato di attivare un crowdfunding per averla.
Anche Giorgio Di Palma
ha del prestigiatore: capita spesso per strada che qualcuno legga un
mio tautogramma senza notare il trucco letterario; lui crea gelati
golosi. Un bimbo, nel tentativo di addentarlo, due anni fa ci ha rimesso
gli incisivi.
L'arte rende bello e naturale l'artificio.
Perciò i dentisti sono artisti? Mah. Meditiamoci.
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