Ancora ubriaco dopo stanotte.
Il periodo a Firenze si è chiuso come
si è aperto: nel migliore dei modi. Ieri un po' di gente conosciuta nei
giorni scorsi è venuta a salutarmi, qualcuno è venuto a incontrarmi per
la prima volta, altri semplicemente mi hanno scoperto all'ultimo
respiro.
Poi serata di festa, di birra, di boh, non ricordo mica quale amaro ho preso alla fine.
C'è chi sostiene che sia molto importante come inizia e si chiude una storia. L'incipit e l'excipit delle settimane toscane?
Wow.
Adesso sono a casa, perché da oggi fino a domenica la mia città sventaglia l'arancione di Rovigoracconta.
Tra Corona, Gianni Rivera, Moresco e big vari ci sarò anch'io.
Sempre per terra, con la macchina da scrivere, con tautogrammi e draghi. Sabato e domenica dalle 16 alle 20.
Ringrazio Mattia per avermi invitato. Smack.
E voi concittadini fategli i complimenti, perché ha dimostrato che la
cultura paga, in tutti i sensi: fa riempire le piazze, i locali e i
negozi, rallegra, informa, insegna, fa conoscere cose e persone e
canzoni e storie.
Ci si becca nella piazzetta Annonaria.
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