venerdì 17 giugno 2016

Scopri il borgo di Castelfranco

Marco l'ho conosciuto a Rovigo nel 2011.
 Presentava "L'ombra del Cannibale" e lo faceva raccontando: non leggeva degli estratti.
 Mi era piaciuto molto il suo modo di proporre il romanzo, di solito i reading hanno la capacità di farmi pensare ad altro nel giro di una trentina di secondi (eccomi cavaliere a caccia di draghi oppure mi immagino di segnare gol a raffica di piatto o di collo, in rovesciata, rispondo a interviste, conosco veline, bacio coppe e poppe).
 A fine serata abbiamo scambiato giusto due parole, ci siamo però tenuti in contatto e col tempo siamo diventati amici. Seguendo via Facebook i suoi tour, ho imparato quanto occorra sudare per farsi conoscere come scrittore. È diventato un riferimento, una sorta di Yoda; il 12 agosto 2015 ero ancora a mollo nei dubbi e al telefono l'ho consultato:
 «Non ridere, ascolta: se girassi l'Italia nove mesi a promuovere il mio ultimo libro per strada, per te almeno mille copie le riuscirei a piazzare?»
 «Sì, rovigoto, par mi te ghea fè.» [Sì, rodigino, per me ce la fai.]
 Domani e domenica sarò a Castelfranco Veneto, mi ha invitato lui.
 Ora i mesi di viaggio sono otto (proseguirò per altri tre) e le copie piazzate molto più di mille.
 Sarà un piacere abbracciare Yoda.

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