sabato 4 febbraio 2017

Writing in the rain

 Hai tempo fino all'una, mi avvisa Meteo.it.
 Un'ora e un tot, mi dico, me la farò bastare.
 Nessuno si ferma la prima mezz'ora, intanto scende qualche goccia, in anticipo; come tante vergini suicide si buttano giù e si spiaccicano sulla Olivetti, sullo schermo del Nokia, sui fogli: le parole scritte diventano sfocate ma a essere miope è stato Meteo.it: sono le 12:30!
 Una signora mi si avvicina, proprio mentre medito la fuga. Che fai, mi chiede. Glielo racconto e un drago vola via, mi posso accontentare, inizio a raccogliere i tautogrammi e mi telefonano, la pioggia aumenta, devo chiudere la conversazione, poi di colpo tutto smette; una seconda signora mi copre con l'ombrello e tira su un drago, lo sfoglia, sorride e annuncia: Lo prendo!
 Due per stamattina sono sufficienti, buon sabato!
 (consigli su luoghi al chiuso per spacciare draghi oggi pomeriggio a Roma?)

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