mercoledì 14 febbraio 2018

Ciao, Ruggero

Ero all'inizio del giro per le strade d'Italia; Francesco mi ha proposto di sospendere un attimo il viaggio e di seguire il suo corso sul Viaggio dell'eroe, gratis, presso il Lago di Barrea. Avrei solo dovuto pagarmi vitto e alloggio. Ho detto subito di sì. Era il primo weekend di dicembre e lì, col freddo, ho conosciuto Ruggero: il ragazzo che gestiva il rifugio. Il sabato sera ci ha convinti tutti (eravamo in sette otto) a seguirlo nel suo bosco per metà innevato, a guardare troppe stelle e a scoprire in mezzo a cosa eravamo: alberi, piante, animali (perlopiù in letargo). Dallo zaino ha sfilato roba trovata nel suo bosco nel corso del tempo, sembrava che ci stesse spiegando il potere di quegli oggetti magici. Poteva starsene a letto a farsi i fatti suoi, invece ha voluto regalarci una cosa bella senza chiedere niente in cambio. A lui bastava vederci contenti. La domenica, ai saluti mi ha chiesto di avere un Drago. Volevo regalarglielo ma lui ha insistito: No, io te lo voglio pagare. E io mi sono sentito in colpa mentre infilavo il deca nel portafoglio. Oggi ho saputo che se n'è andato. E mi spiace un sacco. Ma mi sono ricordato che là fuori di gente bella ce n'è, ce n'è tanta.

1 commento:

  1. Si,c'è tanta bella gente là fuori e una di queste sei tu Walter e per me lo sarai sempre. Mando un bacio al tuo Ruggero, amico speciale. N Z da Ts

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