lunedì 16 aprile 2018

La città che vorrei fondare

In questi due anni e mezzo ho conosciuto troppe persone belle, persone con cui ho condiviso intere giornate tra impegni e pasti, passeggiate e momenti di stanchezza, prese in giro e poi addio. A volte ci si rivede mesi dopo, a volte passa un secolo, spesso ci si perde. E non ci si abitua. Soprattutto se ci si continua a spostare e si finisce per essere ovunque e da nessuna parte. Mi piacerebbe fondare una città in cui ospitare tutte le persone belle che ho conosciuto in questi due anni e mezzo. C'è WhatsApp, c'è Facebook, dirà qualcuno. Peccato che io non ami conversare via telefono o Pc, non mi emoziona, mi sa di tempo sciolto nell'acido; odio ricevere messaggi che non abbiano uno scopo pratico, tipo: Vediamoci più tardi per uno spritz. Odio i come stai e i che combini. Perciò per ora sono fregato, di ritorno dal cuore della Sicilia, per la Festa del Libro e della Lettura di Enna; mi ritrovo con nuovi abitanti di quella città che vorrei fondare. E non c'è altro da aggiungere.

2 commenti:

  1. Ti ho appena conosciuto e dico che sei un grande!!!!
    Elsa, una vecchia?, diciamo anziana signora!!

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    1. Grazie per il "grande"!
      Spero di meritarlo, nonostante i miei miseri 177 centimetri.

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