Einstein era eccentrico ed eccitabile: esaminando Estella elaborò
equivalenze elettromagnetiche, esplorando Ethel estrapolò equazioni
elettrodinamiche.
Escogitava enunciati elementari eppure
epistemicamente essenziali, eseguendo esperimenti erotici: escursioni ed
emersioni, erezioni estenuanti, episodi extraconiugali, effusioni,
efferatezze ed esplosioni estemporanee. Effetti epidermici? Escoriazioni
ed ematomi ed escrescenze eccetera.
– Ehi – esordì Elsa, esitante.
– Ehilà – esclamò Einstein.
– Entro?
– È evidente.
– Emanano editti estremisti – Elsa era esile, elegante. – Escono elenchi: esigono epurazioni ed esecuzioni. Emigreremo?
– Esatto – evidenziò Einstein. – Ennesimo esodo ebraico, embè?
Elsa esterrefatta esplose: – È esecrabile! – esteriorizzava enfasi, esasperazione.
– Errore. È estate: espatriare è esaltante.
Einstein esperiva emozioni eterogenee (estasi ed euforia esterofila) ed espresse entrambe eiaculando.
– Ecco: energia espurgata! – esponendola esultava entusiasta, – evviva!
– È edibile?
– Eccome, ed è eccellente.
– Egoista, elargiscimela.
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