martedì 27 agosto 2019

Corteccia cerebrale

Al Ferrara Buskers Festival mi capita spesso che attorno a me si formi un capannello; tautogrammi scritti ne riesco a regalare pochi, in compenso ne declamo a raffica. E qualcuno se ne sta lì a gustarne anche due o tre, oppure di più. C'è chi mi ascolta il sabato e torna la domenica per sentirne altri; c'è chi mi riconosce e dice: Ma io ti vedevo sulla Rai! Ed è bello che qualcuno si ricordi di quello spazio a mia disposizione a Dribbling nella stagione 2016-2017; significa che è rimasto in testa, sono stato una meteora che ha lasciato un piccolo buco su qualche corteccia cerebrale.

3 commenti:

  1. Bravissimo! Io ho iniziato un progetto fotografico con una vecchia fotocamera analogica a telemetro ed una macchina da scrivere. Mi reco in uno spazio pubblico (piazza, parcheggio, parco, zone pedonali, stazioni di servizio, stazioni ferroviarie, fermate di autobus) della mia Como e dintorni, osservo la vita sociale del luogo o nonluogo, scrivo le mie impressioni e scatto una foto, imponendomi di restare sul posto per minimo 15 minuti. Un esercizio di osservazione della società. Ho iniziato da poco, e nei 13 luoghi differenti ho scoperto cose interessantissime sul comportamento delle persone. Le vedo preda di un sentimento di paura ed insicurezza (indotte). Conto di pubblicare il tutto su Flickr e su un sito di fotografia analogica (Lomography). Complimenti per la tua attività! Un caro saluto. Davide PS: sono anch'io insegnante: elettrotecnica ed elettronica in uno splendido Istituto Tecnico!

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  2. Non spavento, ma diffidenza. La gente sembra rinchiusa in se stessa, almeno nella mia Como. Diciotto luoghi e non più di dieci persone interessate al progetto. Che ovviamente continuerò, ho ancora tantissimi luoghi da esplorare!

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