Al Ferrara Buskers Festival
mi capita spesso che attorno a me si formi un capannello; tautogrammi
scritti ne riesco a regalare pochi, in compenso ne declamo a raffica. E
qualcuno se ne sta lì a gustarne anche due o tre, oppure di più. C'è chi
mi ascolta il sabato e torna la domenica per sentirne altri; c'è chi mi
riconosce e dice: Ma io ti vedevo sulla Rai! Ed è bello che qualcuno si
ricordi di quello spazio a mia disposizione a Dribbling nella stagione
2016-2017; significa che è rimasto in testa, sono stato una meteora che
ha lasciato un piccolo buco su qualche corteccia cerebrale.
Bravissimo! Io ho iniziato un progetto fotografico con una vecchia fotocamera analogica a telemetro ed una macchina da scrivere. Mi reco in uno spazio pubblico (piazza, parcheggio, parco, zone pedonali, stazioni di servizio, stazioni ferroviarie, fermate di autobus) della mia Como e dintorni, osservo la vita sociale del luogo o nonluogo, scrivo le mie impressioni e scatto una foto, imponendomi di restare sul posto per minimo 15 minuti. Un esercizio di osservazione della società. Ho iniziato da poco, e nei 13 luoghi differenti ho scoperto cose interessantissime sul comportamento delle persone. Le vedo preda di un sentimento di paura ed insicurezza (indotte). Conto di pubblicare il tutto su Flickr e su un sito di fotografia analogica (Lomography). Complimenti per la tua attività! Un caro saluto. Davide PS: sono anch'io insegnante: elettrotecnica ed elettronica in uno splendido Istituto Tecnico!
RispondiEliminaCiao!
EliminaPaura? Ma ti sembrano spaventate da ciò che fai?
Non spavento, ma diffidenza. La gente sembra rinchiusa in se stessa, almeno nella mia Como. Diciotto luoghi e non più di dieci persone interessate al progetto. Che ovviamente continuerò, ho ancora tantissimi luoghi da esplorare!
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