Sotto i portici di Corso Zanardelli.
Giovanni suona
il piano, esegue pezzi che a poco a poco ti suonano familiari,
giureresti che uno sia la sigla di Mila e Shiro, sì, e dei Puffi, sì, in
versione jazz.
I passanti si avvicinano, sono curiosi, persino catturati; la musica si interrompe e Fabio
mi chiede di spiegare cosa sto combinando in giro per l'Italia con una
Olivetti; la gente ascolta, chi è capitato lì per caso si siede accanto a
chi già aveva le gambe accavallate, tutti arricciano le labbra all'insù mentre recito un tautogramma.
Tocca ancora a Giovanni. Fabio lo usa a mo' di juke-box: gli chiede
questa o quella canzone e, nel giro di pochi secondi, eccola in volo
nell'aria del tramonto, scivola nelle nostre orecchie.
Fabio mi
invita a parlare del Drago e io racconto di Giacomo e della sua voglia
di avventura, di fuga, della sua esigenza di scoprire un mondo spesso
ricoperto dal cellophan dei luoghi comuni.
Siamo partiti non in molti, siamo arrivati in tanti.
Significa che funziona eccome il progetto di Cieli Vibranti: Suonami! Piazza che vai, pianoforte che trovi.
È facile dire che alla gente non interessa la cultura; è un po' più
complicato proporre eventi che convincano chi voleva solo fare una
passeggiata a fermarsi, per assorbire.
È complicato, ma si può
Nessun commento:
Posta un commento