mercoledì 8 giugno 2016

Brescia. Ieri.

Sotto i portici di Corso Zanardelli.
 Giovanni suona il piano, esegue pezzi che a poco a poco ti suonano familiari, giureresti che uno sia la sigla di Mila e Shiro, sì, e dei Puffi, sì, in versione jazz.
 I passanti si avvicinano, sono curiosi, persino catturati; la musica si interrompe e Fabio mi chiede di spiegare cosa sto combinando in giro per l'Italia con una Olivetti; la gente ascolta, chi è capitato lì per caso si siede accanto a chi già aveva le gambe accavallate, tutti arricciano le labbra all'insù mentre recito un tautogramma.
 Tocca ancora a Giovanni. Fabio lo usa a mo' di juke-box: gli chiede questa o quella canzone e, nel giro di pochi secondi, eccola in volo nell'aria del tramonto, scivola nelle nostre orecchie.
 Fabio mi invita a parlare del Drago e io racconto di Giacomo e della sua voglia di avventura, di fuga, della sua esigenza di scoprire un mondo spesso ricoperto dal cellophan dei luoghi comuni.
 Siamo partiti non in molti, siamo arrivati in tanti.
 Significa che funziona eccome il progetto di Cieli Vibranti: Suonami! Piazza che vai, pianoforte che trovi.
 È facile dire che alla gente non interessa la cultura; è un po' più complicato proporre eventi che convincano chi voleva solo fare una passeggiata a fermarsi, per assorbire.

 È complicato, ma si può

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