Ieri ero in Via Cerveteri e un ragazzo mi si avvicina: Ehi, ma io ti ho conosciuto alla Sapienza.
Lo scorso maggio?
No, cinque anni fa.
Autunno 2015.
Può essere. Quindi stai girando ancora?
Soprattutto per i quartieri di Roma, ma sì.
E hai un libro nuovo.
Una raccolta di quegli strani racconti che regalo.
Posso vederlo?
Certo.
Figo! Stavolta non sono squattrinato come allora: prendo Ventuno vicende vagamente vergognose! Con dedica, ovviamente.
Morale: semina, prima o poi raccogli.
P. S. stasera con la Olivetti torno a Letture d'Estate, dalle 20 circa fino alla fine del mondo!
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