lunedì 7 ottobre 2019

Negli inferi

 A Padova, di fianco al cinema Altino, mi si avvicina un ragazzo:
 Ciao, mi dice. Posso farti una foto?
 Certo.
 Me ne scatta qualcuna e poi resta fermo, indeciso.
 Posso chiederti cosa scrivi?
 Certo, e declamo un tautogramma.
 Aspetta, dice lui. Non puoi averlo improvvisato.
 No, l'ho imparato a memoria.
 Quanti ne sai a memoria?
 Una cinquantina.
 Tutti così lunghi.
 Quasi, sorrido.
 E i tuoi libri, li indica e si accuccia, sono scritti così?
 Questo qua sì.
 Figo. Lo prendo. Ma voglio la dedica.
 Come ti chiami?
 Ade.
 Scusa?
 Sì, come il re degli inferi.
 Forse il mio preferito tra i cattivoni Disney.
 Mi pare ovvio, sorride.
 Scrivo la dedica, firmo e gli consegno il libro.
 Grazie, spero che ci si riveda.
 Negli inferi?
 Mi pare ovvio, e se ne va.
 Il prossimo sabato festeggio a Roma la fine del quarto anno da Scrittore per strada. E spero di rivedere qualcuno di voi.

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