Venerdì mi sono messo in Via Leonina, di fronte al Mercato Monti. Verso le 20 mi si avvicina un padre col figlio.
Ci facciamo dire cosa fa questo scrittore?
Ciao, dico. Scrivo strane storie, che regalo, e spaccio libri. Vi do un piccolo racconto su Paperino, sorrido.
A me piace Paperino, dice il figlio.
Mentre lo firmo, lo declamo: Personaggio pazzerello, parla producendo
pernacchie. Piuttosto povero, possiede parenti prosperi però
pidocchiosi. Porta papillon, passeggia perennemente presentandosi pallido, pennuto; predilige pennichelle pomeridiane.
Ti ho visto più volte qui, dice il padre, ma all'inizio non mi sono
fermato perché pensavo che fossi uno mezzo matto. Poi ho pensato che
forse invece eri un tipo curioso, ma ero sempre di fretta.
E adesso cosa pensi?
Che sei pazzerello, come Paperino. E come Paperino ci sei simpatico, guarda il figlio; vero?
Il racconto ha tutte P!
Come te, dice il padre, come Pietro.
E insomma un Drago vola tra le loro braccia. E io spero che il figlio
d'ora in poi associ sempre i libri a un momento di scoperta, col
sorriso.
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