Ieri sono andato a Ferrara con la macchina da scrivere.
In Piazza Trento Trieste c'erano anche un musicista e un ragazzo che
faceva bolle di sapone. Si sta provando a tornare alla normalità, ma
sono ancora poche le persone che si avvicinano. Chi ha scelto di vivere
nella precarietà, per il desiderio di avere (quasi) il pieno potere sui
propri spazi e sul tempo, ora si trova a pensare di avere sbagliato
molti calcoli.

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