domenica 13 dicembre 2020

Adria e spritz

Mercoledì dovevo andare dalla dentista, ma quella mattina ho ricevuto una chiamata: L'igienista sta male, possiamo spostare l'appuntamento a venerdì?
 Okay, ho detto. Perfetto, ho pensato; venerdì finalmente è previsto sole e perciò posso approfittarne per raggiungere Adria con la macchina da scrivere.
 Ho contattato subito il Comune e giovedì ho avuto la risposta: Gentile Lazzarin, ha il permesso di svolgere l'attività di arte di strada.
 Così ieri mi sono posizionato di fronte a Piazza Groto e a un certo punto due ragazzi si sono avvicinati, hanno guardato i libri e lei ha fatto una faccia strana e ha parlato a lui.
 Scusa, mi ha detto poi lei. Questi libri li hai scritti tu?
 Sì.
 Ma dài, non ci posso credere; a Roma in libreria ho comprato Ventuno vicende vagamente vergognose!
 Ah, wow, senza sapere nulla dell'autore?
 No!
 E insomma: hanno preso il Drago. Più tardi, con un sorriso nuovo ma nascosto dalla mascherina, sono tornato al lavoro e verso le 17 è arrivata la mamma di un ragazzino a cui poco prima avevo regalato un racconto su Paperino.
 Ciao, si è accucciata. Te lo bevi uno spritz?
 Per strada cerco di bere il meno possibile, perché...
 Ti guardiamo noi la roba se devi andare in bagno, tanto stiamo qui a fare aperitivo.
 Eh, io...
 Aperol o Campari?
 Campari.
 Volo!
 E insomma: cinque minuti ed è tornata con un bicchiere di spritz e una ciotola di cibarie.
 Cin cin.

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