Il 26 aprile, sul treno per la Puglia, scopro che hanno annullato il calendario del mio orale del concorso docenti. Quindi, bisogna aspettare la nuova convocazione. Dovevo andare sotto l'11 maggio e invece niente. Lunedì perciò torno a giocare a calcetto, tanto chissà quando ci riconvocheranno. Segno tre gol e la mia squadra vince, evviva. Poi dopo la partita andiamo a bere una birra, in 5 e al chiuso perché fa freschino. Martedì sono in metro quando uno di quei 5 mi scrive: Sono positivo. Mannaggia. Mercoledì è positivo anche un altro. Rimannaggia. Oggi faccio il test e mentre attendo l'esito mi telefona una ragazza che lavora per una produzione televisiva: mi convoca per un casting il 10 maggio. Le dico che sto aspettando l'esito del test, la richiamo più tardi. Con l'orale l'11 non sarei mai andato, adesso invece avrei la possibilità se non fosse per quella partita di calcetto. Dannato adorato calcetto. Non ho sintomi, ma ho amici che l'hanno preso due volte senza avere mai avuto nemmeno il raffreddore. Ecco, l'esito è in arrivo. Negativo! Il 10 farò questo casting e starò super attento. Lunedì però eviterò il calcetto, non si sa mai.
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