Ieri a metà pomeriggio arriva Emerina: mi dice bravo per l'idea e mi chiede se l'avventura per strada mi ha cambiato. La chiama così, avventura. Lei ama le avventure. Si pettina, gesticola, ha le braccia un po' stropicciate; è come se l'età delle mani e quella della mente non coincidessero. Mi racconta del suo ultimo viaggio di mesi fa in Colombia, a Bogotá ha incontrato un ragazzo che scriveva poesie in una piazza. Decide di prendere un libro e io mi preparo a fare una dedica tutta in E; le chiedo se è mai stata in Ecuador, Egitto o Etiopia.
A ottant'anni, mi dice, ho visitato quasi tutto il mondo; l'Etiopia però mi manca!
No, dico io, ottanta?
E sono volati, mi dice, ma ho ancora tempo per altre avventure. Sento che il mio percorso di vita non è completo.
Le auguro di esplorare Etiopia ed Eritrea ed evolversi eternamente, ci salutiamo.
Ci sono mille occasioni di crescita, davanti; spero di avere sempre la forza di ficcarmici dentro senza paura.
Nei prossimi giorni sarò in giro tra Centro e Nord Italia, per altri incontri e altre storie. Chissà che non sia la circostanza giusta per conoscere qualcuno di voi.
lunedì 5 giugno 2023
Emerina, esploratrice eterna
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