mercoledì 7 agosto 2024

Nella regione col nome al plurale

Giovedì scorso ero a Pesaro, non distante dalla mega sfera che cambiava cocciutamente colore in Piazza del Popolo. Una signora mi è passata davanti mentre battevo i tasti della Olivetti e ha detto:
 Allora esisti!
 Non si è fermata, ha gridato qualcosa del tipo: Sono di fretta, spero di beccarti domani!
 Ma venerdì sono stato a Castel d'Emilio, dove Enrico mi ha invitato a portare in scena lo spettacolo a base di tautogrammi. Enrico è di Padova ma vive nelle Marche, un anno fa ha creato una cattedrale alcolica tra le colline: il Bacaro Buséto e Botòn che attira gente dai paesi e dalle città attorno a suon di eventi musico-letterari.
 Sabato pomeriggio, mentre pioveva e minacciava di diluviare, stavo sgambettando lungo il Corso di Ancona e a un certo punto mi è arrivata dall'alto una voce:
 Walter!
 Non era un'entità ultraterrena, ho alzato gli occhi e visto un tipo sul balcone del terzo piano di un condominio, la sera prima era tra gli spettatori più applaudenti.
 Ciao, ma vivi qui?
 Sì, tu invece dove stai andando?
 A casa, ho la macchina a duecento metri.
 Buon viaggio e torna presto, ancora complimenti per lo spettacolo di ieri!
 Nella regione col nome al plurale ho vissuto tre giorni pieni stracolmi, mi sono riempito gli occhi di saliscendi e girasoli. Domani invece sarò a Padova, quasi in casa, a sudare storie fino al tramonto.

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