mercoledì 8 ottobre 2025

Ci si prepara alla festa per i 10 anni

 Oggi sono partito da Roma alle 6:20 e c'erano 12 gradi, sono arrivato a Subiaco per la lezione delle 8 e ce n'erano 3. Poi sono tornato a Roma poco fa, con 22 gradi. Un compleanno all'insegna dell'escursione termica, un compleanno che non festeggerò.
 Nell'ultimo mese ho firmato il primo contratto a tempo indeterminato, ho cambiato residenza (mo' so' cittadino de Roma, ahò), ho tolto 4 nei che mi hanno accompagnato fino ai 42 anni, alcuni grossi grossi che quando avevo i capelli non si vedevano. Ho perso una cugina, e non sono riuscito ad andare al funerale, e non posso concepire quale tipo di dolore stiano provando i miei zii (vi abbraccio, ancora e sempre). 
 Sto cercando di imparare a svegliarmi alle 6, ma non è che stia imparando granché. Sto familiarizzando con le mie classi, mi sembra di averle già mezze conquistate (le ragazze della 5^BS di Tivoli, che mi sorvegliano sui social, domani mi diranno cosa ne pensano di questa cosa del mezze e della conquista, che suona mica bene in questo periodo storico).
 Sto scrivendo pochino, ma oggi pomeriggio mi regalo una sessione di carta e penna (matita, tu scrivi a matita). Non festeggerò in altro modo, in fondo il 43 è un numero un po' mah, un po' boh. 
 In compenso sabato e domenica celebrerò i 10 anni da Scrittore per strada: era il 12 ottobre quando ho fatto la prima sessione da spacciatore di storie, ed era l'11 quando ho lasciato Rovigo con due trolley e due zaini con dentro 80 draghi e un bordello di paura. Chi vuole festeggiare con me, i pomeriggi di questo weekend mi trova in Via Leonina (Monti) il sabato e in Largo Argentina (dov'è morto Cesare) la domenica.
 Nel frattempo provo a rispondere a qualche aug.

mercoledì 24 settembre 2025

Dobbiamo adottarlo

 Lo scorso weekend sono stato a Termoli, ospite di due amici speciali: Fredy e Tonia. Lui ha detto a lei, sabato a pranzo: Dobbiamo adottarlo, Tonia. Ormai è molto più che un amico! 
 Lei ha risposto, ridendo, che forse mia mamma non sarebbe d'accordo. Poi ha portato in tavola un sacco di piatti slurposi e lui ha detto: Dobbiamo proprio adottarlo, che sua mamma lo voglia o no. Quando lui non c'è, mica prepari tutta questa roba per me! 
 Sei a dieta, Fredy.
 Mannaggia, ho detto io, prima sono andato in centro e ho preso del gelato che ci aspetta in freezer. 
 Hai fatto benissimo, ha risposto lui. Almeno per due giorni mangio da re.
 Oggi pomeriggio ti metti nel Corso con la macchina da scrivere mentre io e Fredy siamo in negozio?
 Sì, ho detto a Tonia, pensavo di posizionarmi dalle 18 alle 20.
 Così ho fatto e, come ogni volta che capito a Termoli, ho spacciato un buon numero di copie e sono stato paparazzato da un giornalista. 
 Domenica ho salutato Tonia con un abbraccio stretto e dato un passaggio a Fredy fino alla bottega, prima di un arrivederci anche a lui. 
 Non aspettare la prossima estate per tornare, ha detto Fredy, che altrimenti muoio di fame nel frattempo. 
 Poi è sgattaiolato via dalla mia macchina, senza dare l'impressione di essere un over 80 con qualche acciacco. Del resto è un artista e, come dice lui, i veri artisti non muoiono mai. Se non di fame. 

 P. S. questo sabato alle 16 terrò un laboratorio di scrittura a Roma, al Mercato Rionale de Calvi (Monteverde); è aperto a tutte le età e non si paga niente (grazie a Libri e Spritz) 🙂

martedì 9 settembre 2025

Stefano Benni sarà beatificato?

Stefano Benni,
scrittore bolognese,
suscitava buonumore
sviluppando brevi storie bislacche:
sapeva bilanciare sarcasmo,
buffonaggine, saggezza.
Brillano soprattutto
Bar Sport, Baol, Saltatempo.
Beatificarlo sarebbe
bello, sottoscrivete?

lunedì 1 settembre 2025

La Ragazza scalza

 La Ragazza scalza l'ho conosciuta l'anno scorso. Ci siamo rivisti in questa edizione del Ferrara Buskers Festival, lei sempre scompigliata e sorridente. Giovedì mi ha prestato la sua felpa e venerdì sera si è seduta vicino a me e abbiamo parlato parecchio, finché non è arrivata una madre col bambino. La Ragazza scalza ha giocato con lui e poi è andata a ballare. Sabato, prima di andarmene, l'ho cercata per salutarla e lei era proprio insieme alla madre col bambino. Il fattaccio è che non avevano un posto per dormire, perché lei all'ultimo ha deciso di restare una notte in più e l'ostello le ha detto: La sua stanza oggi è prenotata, così come tutte le altre.

 La Ragazza scalza e lo Scrittore per strada allora si sono messi a chiedere aiuto di qua e di là, perché faceva già freschino e una madre col bambino all'addiaccio non era il caso. Intanto erano le 2.

 Memore di esperienze passate, ho pensato che avremmo potuto chiedere a un albergo di farli stare nella hall, sui divani. A una madre col bambino non avrebbero detto di no. Ho chiamato e nessuno ha risposto, nei primi dieci tentativi. Poi bingo. Ho percepito la giovinezza nella voce e ho usato un tono colloquiale condito con qualche termine da professore di filosofia (di ruolo, da stamattina) per essere più persuasivo. Alla fine ha acconsentito, grazie al noumeno. Intanto erano le 3 e un tot.

 Una volta là, la madre ha detto: Eh, ma non posso svegliare mio figlio alle 6:30 per andarmene. 

 Ma, ha detto il giovanotto alla reception, a quell'ora arriva il mio capo ed è meglio che non vi trovi sui divani.

 La Ragazza scalza allora ha chiesto al giovanotto se conoscesse un albergo che poteva avere posto.

 Faccio qualche chiamata. Alla fine del giro di giostra ci ha detto: Una stanza c'è, l'albergo dista un paio di chilometri.

 Eh, ma mio figlio è stanco.

 Vi porto io, ha detto la Ragazza scalza. Vado a prendere la macchina e la avvicino.

 Ti accompagno, le ho detto. Lei si è messa le scarpe e ci siamo incamminati nella notte.

 Dopo un tempo indefinito abbiamo visto la madre col bambino salire in ascensore nella loro stanza al calduccio; check-out alle 12, potevano dormire abbastanza. 

 Alle 4 si sono salutati la Ragazza scalza e lo Scrittore per strada, lei avrebbe ritolto le scarpe e cercato una festa mentre lui sarebbe andato a casa a riposarsi in vista del viaggio dell'indomani, da Rovigo a Roma con la macchina che oggi lo avrebbe portato nella nuova scuola (che in realtà sono due, li mortacci alla cattedra spezzata).

giovedì 28 agosto 2025

Ferrara Buskers Festival 2025

 Il primo grande festival di artisti di strada in Italia è quello di Ferrara, inossidabile e implacabile. Hanno provato a sgambettarlo alcune leggi e una pandemia, ma il Buskers Festival regge dal 1988. Sono aumentate le restrizioni, sono schizzati alle stelle i costi, ma Rebecca e il suo team non mollano. Ci sono cittadini che hanno criticato qualche scelta, tipo l'introduzione del biglietto per entrare, senza rendersi conto di quale fosse l'alternativa e cioè la fine di una tradizione che persiste da 38 anni. Questo festival l'ho vissuto da piccolo, da spettatore, quando mi ci portava la mamma; dal 2016 lo vivo dal di dentro e per me è rimasta intatta la magia. Ieri verso mezzanotte mi hanno circondato quattro bambini, vogliosi di capire i trucchi dello Scrittore per strada. Sono sicuro che si porteranno con sé il ricordo, un seme pronto a germogliare nel momento in cui saranno dei creativi al servizio della comunità.