L'ultima sessione a Roma del 2024 è stata...
Bell'idea, posso farti una foto?
Un tipo con la barba natalizia si è messo in ginocchio, poi quasi per terra, poi alle mie spalle, per immortalarmi non so quante volte da prospettive bizzarre.
Alla fine ci siamo salutati, mi farà avere qualche scatto.
Ehi, ti avevo visto un paio di anni fa e non mi ero fermata; finalmente ti becco di nuovo!
Il Non-Essere, a volte, è solo un Non-ancora. E così un'altra persona ha scoperto cosa cavolo combino per terra con una Olivetti d'epoca.
A metà sessione è venuta a trovarmi Anna Paola, ex collega di una gentilezza unica. Mentre il sole tramontava ha scelto Animali all'avventura, lo regalerà. Il drago non si droga, invece, lo ha preso per sé.
Abbiamo chiacchierato di scuole e graduatorie, Veneto e Abruzzo e Roma; si è aggiunta una signora grigia, non accettava il fatto che un tipo istruito come me se ne stesse per strada.
Ah, che tempi!
Alla fine è arrivata Sabrina con la figlia, da un annetto mi seguiva sui social e voleva conoscermi di persona e accaparrarsi una copia di Ventuno vicende vagamente vergognose.
Ci siamo raccontati un po', entrambi con la speranza di firmare un nuovo contratto a gennaio.
Ho sbaraccato contento, frizzante. Ma l'ultima sessione dell'anno sarà a Bologna il 28 dicembre, sabato prossimo. Un'oretta al mattino e quasi tutto il pomeriggio.
Qualcuno di voi ci sarà, mi auguro.
Scrittore per strada
dal 2015 in giro per l'Italia a regalare storie
lunedì 23 dicembre 2024
A Bologna il 28
lunedì 16 dicembre 2024
Dammene tre
È bello che dopo 9 anni succeda ancora qualcosa di sorprendente.
Ieri giornata freschina, ma soleggiata; l'ideale per una vasca in centro col berretto e la sciarpa.
La gente sorride, mi sorride, mi si avvicina. I genitori spiegano ai figli che sto usando un reperto d'epoca, i nonni mi chiedono il modello: Lettera 22? No, 92. Ah, e se ne vanno contrariati. Come minimo sarà una Olivetti di fine anni Ottanta, troppo giovane.
Arriva la penombra, c'è un momento di stanca, forse la gente sta facendo la merendina col tè caldo.
Si riattiva la situazione verso il crepuscolo, quando arriva un uomo traballante dalla barba sfatta.
Si piega e mi chiede se voglio del "drive". Non so cosa sia, ma immagino droga. No, grazie.
Erba buona, mi dice.
Non fumo, mi spiace.
Dammi dei soldi.
Con tutte le persone che stanno passando, a me li chiedi?
Dammi dei soldi.
No (dato come li usi).
Ti prendo a calci la roba, ti sfascio tutto.
Non so che fare, ma temo che la sua non sia solo una minaccia. Tiro fuori un euro e lui nel prenderlo quasi mi stritola le dita.
Dammene tre.
No.
Si predispone a fare qualcosa, tiro fuori un altro euro. Basta così.
Biascica una frase incomprensibile e se ne va, il suo odore mi si infila nel naso.
Provo un fastidio indicibile e non per i due euro, figuriamoci, penso di anticipare l'orario di chiusura. Poi mi calmo, almeno finisco questo racconto, altrimenti mi porto a casa il prurito.
Trascorrono i minuti che servono a tranquillizzarmi e si avvicina una signora, ci siamo già incontrati, vuole fare un regalo a due sue colleghe ed è contenta di avermi ritrovato.
Anch'io sono contento, non può immaginare quanto mi abbia risollevato la sua gentilezza.
giovedì 12 dicembre 2024
venerdì 29 novembre 2024
Mister Tappabuchi
Mi è scaduto il contratto con la scuola in cui ho insegnato negli ultimi due mesi, quindi riprenderò a posizionarmi con la macchina da scrivere più di frequente. Una classe mi ha salutato accogliendomi con una foto di me per strada come screensaver del computer, uno studente ne ha approfittato per chiedermi: Ma come le è venuta l'idea di spacciare storie in questo modo?
Semplice, venivo da 4 anni di precariato ed ero stufo: volevo E voglio vivere come scrittore E insegnante, ma non ce la facevo più a sentirmi un ripiego. Essere Mister Tappabuchi è stato logorante e speravo, dopo avere superato il concorso docenti del 2022, che fosse una cosa appartenente al passato. Invece no, complice l'algoritmo e un contratto firmato troppo in fretta, sono di nuovo per strada. Dal prossimo settembre forse, se Valditara non si inventa qualcosa di strano, sarò di ruolo. Ma i prossimi mesi si prospettano ancora in bilico: ne approfitterò magari per completare con calma il secondo Giro d'Italia.
mercoledì 20 novembre 2024
Scrittore per strada in Alto Adige
Una signora una volta mi ha detto: "Se non hai visitato l'Alto Adige, non hai completato il giro d'Italia con la macchina da scrivere". Chissà se la signora vedrà mai questo video.