Stamattina mi sono concesso una pausa, ma solo dalla strada. In realtà
ho lavorato a un tautogramma su Kierkegaard, perché una professoressa mi
dovrebbe invitare a parlare di filosofi e scrittura nella sua classe
delle superiori.
L'idea mi garba assai, e il tautogramma (è un
dialogo con la S e l'interlocutore lo chiama per nome: Søren) mi ha
preso parecchio tempo. E adesso sono soddisfatto.
Due sere fa ho cenato con Isa, una donna originalissima, fan del Couch surfing e di Anobii,
amante della pittura e di svariate altre cose belle. Abbiamo bevuto
vino e mangiato sushi. Ma non fatevi strane idee, abbiamo parlato e
basta; anzi sarebbero occorse più ore per discutere di tutto quanto.
Così è la vita dello Scrittore per strada.
Conosco e mi faccio conoscere; lascio un pezzo di me in qualche libreria, assimilo storie. Non so cosa ci sia di meglio.
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