Durante il viaggio convivo con due paure.
La prima: che qualcuno si
penta di avere preso il Drago; bello il progetto itinerante, sì,
simpatico quel ragazzo con la macchina da scrivere, ma come narratore
non ci siamo.
Per fortuna sia Drago che tautogrammi finora sembrano
piacere, ma è anche vero che nessuno mi manderebbe via Facebook un
messaggio come: Il tuo libro fa schifo, vai a lavorare.
La seconda: siccome ho ricevuto solo complimenti (la cara Angela mi ha lasciato persino
un biglietto: Hai fatto bene a fare lo scrittore), mi chiedo cosa
succederà al termine dell'avventura. Se dal punto di vista editoriale
non dovessi fare un salto in avanti, il che è possibilissimo (non ero
partito con aspettative in questo senso), mi ritroverei con cosa?
Ricordi e illusioni. Persone incontrate e perse. Nostalgia.
Ovviamente penso a robe simili quando le cose faticano a decollare,
quando passo ore per terra senza riuscire ad attirare una singola
persona.
Oggi cambio location: proverò Piazza Mercantile a Bari Vecchia.
[che lagna, lo so, ma dopo tanto salire una discesa rende la storia più interessante, no?]
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