A Trieste ho partecipato a un esperimento: sono stato ospite di una
scuola media in cui i ragazzi, durante la ricreazione, hanno trovato nel
corridoio un tipo per terra con la macchina da scrivere. Accanto a lui,
due donne coloravano di rosso una porta.
Come hanno reagito?
All'inizio sono stati attirati dalla performance pittorica, poi (un po'
pilotati) mi si sono avvicinati e hanno sentito qualche tautogramma. Li
ho sfidati a comporne e il vincitore è stato: Superman sconfigge Spiderman schiacciandolo sul soffitto.
Nella seconda fase, i ragazzi a partire da un mio incipit hanno scritto
una storia; lì, a gambe incrociate sul pavimento, si sono lasciati
trasportare dalla fantasia e hanno letto a voce alta il proprio lavoro.
Tutti zitti, in ascolto. A condividere storie.
Anche chi di solito in classe dimostra poca partecipazione, stando alle parole di una prof, si è sentito coinvolto nel gioco.
Se ai ragazzi la giornata di ieri resterà, lo dovranno al "direttore artistico", l'ideatore dell'esperimento Enrico Conte, e alla sua prima complice, la dirigente dell'istituto Codermatz Daniela Cellie.
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