Tre anni fa partivo da Rovigo per Roma con due trolley pieni pieni; 80
libri, una macchina da scrivere, un Pc, vestiti e roba. Ah, più chili e
chili di paura. Non sapevo cosa aspettarmi dalla gente per strada. Mi si
sarebbe avvicinata? Il primo giorno no, il secondo neppure. E iniziavo a
chiedermi quanto tempo darmi, prima di tornare al lavoro da prof. Poi
cambio quartiere e spaccio tautogrammi e draghi a getto continuo, una
giornalista si ferma, finisco su La Repubblica, vado
in Tv. Un anno dopo, ho toccato tutte le venti regioni. E firmato un
contratto per collaborare con una trasmissione di Rai 2, Dribbling, che
ho sempre guardato il sabato pomeriggio. Dopo due anni le città che ho
visitato sono diventate troppe da contare. Vivo a Roma, adesso. Sono
diventato uno dei redattori del mio ultimo editore, CasaSirio, e ho un
progetto grosso in ballo con uno sceneggiatore. Porto pure in giro per
l'Italia uno spettacolo di teatro canzone con un amico cantautore,
qualcuno mi chiama artista. Nel 2015 mi sentivo già in declino e invece
erano solo capelli che cadevano, nulla più. Oggi, 12 ottobre 2018, sono 3
anni di Scrittore per strada.
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