Dopo un mese sono tornato per strada con la macchina da scrivere: continua, comprensibilmente, a esserci maggiore diffidenza rispetto a prima della quarantena. In termini percentuali solo i giovani si fermano circa con la stessa frequenza. Un gruppo di ventenni si è avvicinato e ha ascoltato un tautogramma, una di loro ha insistito per sentirne un altro e poi mi sono goduto gli applausi. Non ne siamo ancora usciti, ahimè, da questa pandemia; il mio cartello "distanziamoci di dieci decimetri" sta sempre lì accanto al trolley per ricordarlo. Ma almeno in parte, quasi ovunque con cautela, la socialità ha recuperato i propri spazi e la propria funzione.
Nessun commento:
Posta un commento