Amatissimo autunno, arrivi appropriatamente annunciando: Addio all'afa!
È stata un'estate estatica, su e giù per l'Italia. Adesso torno a
posizionarmi a Roma. Mi dicono che Largo Argentina ha un aspetto diverso
dall'ultima volta in cui sono stato: l'area archeologica è visitabile e
l'anima di Giulio Cesare si aggira inquieta tra turisti in ciabatte e
gatti ormai imperatori.
Domani, cioè domenica, sarò quasi davanti al
Teatro Argentina con l'Olivetti rossa a regalare racconti e spacciare
libri dalle 16 alle 20.
Se ci sarete, ci saluteremo con un ciao o con un miao.
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