venerdì 12 luglio 2024

Acquario

 Era un tardo pomeriggio del gennaio 2016, non semplicemente freddo ma gelido. Stavo a Roma sui gradini delle Poste di Piazza Bologna a battere i tasti della Olivetti e non si avvicinava nessuno, tutti scappavano dall'assideramento e al massimo mi lanciavano un'occhiata di sguincio. Poi dal buio è arrivato un signore coi capelli lunghi e una gigantesca cosa rettangolare sotto il braccio.
 Giovane, mi ha detto. Dammi del tu e dimmi che fai.
 Gliel'ho spiegato e gli ho regalato un racconto.
 Tu, mi ha detto a metà della lettura, sei un artista.
 Un artista di strada.
 No, sei un artista. Scrivimi il tuo numero su questo foglio.
 Due giorni dopo ho ricevuto una chiamata da un numero sconosciuto: Sono Fredy, ha detto. Il pittore che hai conosciuto a Roma. Ho raccontato a mia moglie Tonia l'incontro con te e lei si è ricordata di averti visto in Tv. Abbiamo trovato il tuo blog e nell'itinerario manca il Molise, non possiamo permetterlo; vieni e sei ospite nostro.
 Da allora, ogni tanto ci troviamo a Roma o a Termoli. Domani tornerò da Fredy e Tonia, spaccerò storie lungo il Corso e domenica mi esibirò in uno spettacolo di narrazione nell'Hotel Acquario di Campomarino.
 Racconterò il mio giro d'Italia e racconterò di quel tardo pomeriggio in cui ho conosciuto Fredy, venuto a Roma a vendere un quadro. Quel quadro non l'ha venduto, perché il compratore era un pirla, però gli ha fruttato un amico.

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