sabato 20 febbraio 2016

Chi è il più noto tautogrammatore del reame?

 Fino a ieri entravo in bagno e chiedevo: "Specchio, servo delle mie brame, chi è il più noto tautogrammatore vivente del reame?".
 "Umberto Eco", rispondeva lo specchio. "Il suo Povero Pinocchio lo conoscono milioni di persone".
 Oggi ho avuto una risposta diversa; ciao Umby, questo è per te:
 Scusami Santippe,
 se spesso sono stato sgarbato, se sembro scansafatiche stando sempre sulla strada, senza scopo.
 Sul serio senza scopo? Sbagli, Santippe. Speculare sullo spirito serve.
 – Socrate! – sai solo sgridarmi. – Smettila! Stai scialacquando secondi; stai sperperando settimane, secoli!
 – Silenzio, sposa sempliciotta. Semmai si sprecano soldi sovvenzionando sofisti spocchiosi.
 – Sparisci subito! – sbraitavi sabato sera. – Smamma! – strillavi sganciandomi secchiate sulla schiena.
 Scocciato sgambettai sui sandali seguendo sentieri scuri, scoscesi, sdrucciolevoli; scesi sinché scorsi Senofonte spaparanzato sulla sabbia, supino, sotto stelle splendenti.
 – Salve.
 – Saluti, Socrate, – sorpreso si sollevò su. – Stavate svolgendo sport? Siete sudatissimo.
 – Sfidare sottane stressa, – spiegai schiaffeggiandolo sulla spalla sinistra, – soprattutto se si subiscono sconfitte.
 – Sediamoci, – suggerì Senofonte spogliandosi, – sottomettetemi, – sfoggiava sorrisi seduttivi, – se supponete susciti sollievo.
 Scusami, Santippe. Sono stato sorpreso sulla spiaggia sopra Senofonte: sostengono sia sodomita, sebbene stessi soltanto seminando saggezza.
 Saprai sorvolare sulla scappatella? Situazioni simili succedono se si sta stesi, sentimentalmente.
 Stamattina sono stati severi sulla sentenza: sarei sia sacrilego sia sovversivo.
 Suvvia scagionami, supportami, soccorrimi!
 Sennò sorseggerò sostanze sgradevoli, suicidandomi.

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